MAT® è l’acronimo di Muscle Activation Techiques (Tecniche di Attivazione Muscolare).
È una metodologia rivoluzionaria, creata da Greg Roskopf, un potente strumento di valutazione nato negli Stati Uniti alla fine degli anni 90, preciso, non invasivo, sicuro, con base biomeccanica che cerca e corregge le debolezze neuromuscolari.
La particolarità che la rende unica così come efficace è la specificità del suo sistema di lavoro.
Con MAT® non massaggiamo e non sollecitiamo i muscoli con allungamenti, non manipoliamo le articolazioni, ma ci focalizziamo su “anomalie o alterazioni” di comunicazione tra il sistema nervoso centrale e uno o più muscoli.
Considerato l’anello mancante tra tutte le forme di terapia e l’esercizio fisico, MAT® è adatto a tutte le persone che vogliono migliorare il rendimento, riadattare, o prevenire le lesioni (NFL, NBA, HL, CFL, PGA ed altre federazioni sportive utilizzano questa metodologia). MAT® è stato fondato sul principio che la capacità di un muscolo di contrarsi in modo efficiente sia la base per il corretto movimento. Qualsiasi perdita di efficienza della contrazione muscolare si riflette su una perdita di movimento e una diminuzione delle prestazioni fisiche, che possono portare a dolore e/o a mobilità ridotta.
MAT® è un processo specifico e unico che valuta la capacità di ogni singolo individuo di sviluppare una o più contrazioni muscolari efficienti confrontando il raggio di movimento di entrambi i lati del corpo su diversi piani di lavoro.
Se un movimento è determinato come asimmetrico (cioè un arto ha un raggio di movimento maggiore rispetto all’arto opposto) come determinato dalla valutazione comparativa della mobilità, allora sappiamo che uno o più muscoli che muovono l’arto meno mobile sono potenzialmente deboli. I muscoli vengono valutati dal professionista MAT® per determinare se hanno perso la capacità di contrarsi in modo efficiente.
Quando attraverso i test é stato determinato che un muscolo ha perso la sua capacità di contrarsi, vengono applicate tecniche precise per ripristinare l’efficienza di quel muscolo, riattivandolo. Man mano che i muscoli vengono riattivati, MAT® utilizza un sistema di “check and balance” (controllo ed riequilibrio) per garantire che qualsiasi aumento del movimento e della simmetria sia accompagnato da miglioramenti nell’abilità contrattile di un muscolo.

MAT® non forza il corpo con tecniche passive, ma lavora a favore di movimento, a favore di sistema nervoso, apportando cambiamenti attraverso miglioramenti nella contrazione muscolare. Ascoltiamo le risposte del tuo corpo e cambiamo/adattiamo la sessione in base a queste risposte.

Ognuno viene esaminato e valutato come un individuo con le proprie debolezze muscolari e schemi compensatori.

Pertanto, nessuna sessione è mai la stessa.

MAT® non diagnostica né cura la patologia, ma lavora per migliorare le capacità contrattili di un muscolo e la conseguente gamma di movimento e forza di quel muscolo/arto. Migliorando questi aspetti, la persona vedrà una maggiore capacità di movimento.

MAT® si differenzia dalle altre tecniche che lavorano passivamente perché non sollecita i muscoli con allungamenti, né li riscalda, ne li massaggia, ne manipola le articolazioni, ne tantomeno utilizziamo apparecchiature elettroniche. MAT® non sta cercando di “rilassare” i muscoli, ma cerca invece di “attivarli”, in modo che il tuo corpo sia meglio preparato a gestire le forze che derivano dall’esercizio e dai movimenti quotidiani.

CORREGGIAMO COMPENSI NON ADEGUATI!

Spessissimo un dolore articolare, una tensione muscolare o un’instabilità articolare, sono campanelli d’allarme.

Esempio: muscoli posteriori della gamba tesi, parte bassa della schiena tesa, ginocchia doloranti o un’articolazione iperestesa. Qualsiasi sensazione di dolore o tensione può essere segno di una possibile debolezza muscolare.

Sì! MAT® è un metodo basato sul movimento e la sua capacità di migliorare la salute è ben consolidata. È risaputo che i muscoli sono progettati per stabilizzare le articolazioni, quindi qualsiasi miglioramento della funzione muscolare può prevenire la perdita di prestazioni fisiche spesso associate all’artrite e all’invecchiamento.

MAT® è una tecnica che aiuta gli atleti a recuperare rapidamente dopo uno stress agonistico e li aiuta a prevenire futuri infortuni. MAT® prepara il corpo ad essere più efficiente nell’allenamento e nelle prestazioni atletiche.

Per raggiungere prestazioni ottimali, un atleta è costretto ad allenarsi con alta intensità. A causa di questo, la lesione è dietro l’angolo. Alcuni atleti possono essere predisposti a una lesione, a causa di contrazioni muscolari inefficienti che fanno aumentare carichi e stressano articolazioni e tessuti. Più ci si allena ad alto livello, più queste inefficienze si amplificano, talvolta il corpo non può più gestire questo stress e alla fine “cede”. E ‘come guidare una macchina con una convergenza non ottimale, più veloce si guida, più velocemente le gomme si usurano. Il corpo funziona più o meno allo stesso modo.

L’obiettivo di MAT® è quello di affrontare la debolezza prima che si verifichi una lesione. Le tecniche convenzionali in genere trattano il sintomo ma non la causa.

Il risultato finale è che l’atleta non risolve il problema, o continua a lesionarsi ripetutamente e in modo sempre più grave. MAT® non solo aiuta a prevenire gli infortuni, ma può anche aiutare un processo di riadattamento o riatletizzazione. Equilibrando il sistema muscolare, fornisce un ambiente migliore per ripristinare le prestazioni fisiche.

Ciò consente all’atleta di tornare quanto prima ad allenarsi e competere allo con migliori capacità atletiche.

La risposta è – forse. Se certi muscoli indeboliti a causa di stress prolungato o trauma improvviso, vengono “direzionati” in una posizione di vulnerabilità (contrazione) altri muscoli dovranno compensare. Questo fa si che i muscoli deboli rimarranno deboli e quelli forti sempre più forti. Questo può portare a deterioramento delle articolazioni e problemi cronici come la tendinite e l’artrite a causa di forze non in equilibrio che agiscono sulle articolazioni. L’azione migliore è valutare correttamente quali movimenti specifici sono limitati e quali muscoli sono indeboliti, attivarli correttamente per così poter “cambiare direzione” e migliorare la funzione muscolare. Il metodo MAT® può dirti quali muscoli sono deboli, correggerli e poi darti gli strumenti per migliorare queste debolezze.

La flessibilità deriva dalla forza

La tensione muscolare è secondaria alla debolezza muscolare

Una limitazione del movimento indica che uno o più muscoli che attraversano un determinato asse non possono contrarsi in modo efficiente

Mat ha come obiettivo aiutare tutte le persone che vogliono:

• Riacquistare la mobilità perduta
• Prevenire le lesioni
• Accelerare il recupero
• Evitare ricadute
• Aumentare il rendimento
• Ridurre sensibilmente i sintomi associati alla mobilità ridotta

Con MAT® non trattiamo direttamente la tensione o la restrizione in quanto non consideriamo adeguato trattare il sintomo ed eliminare il meccanismo di protezione senza assicurarci che la causa sia stata localizzata ed eliminata.

1) Analisi della mobilità articolare

2) Valutazione debolezze

3) Utilizzo tecniche specifiche di attivazione neuromuscolare

4) “Check and Balance”

5) Re test analisi mobilità articolare

Ottimizzazione della funzione neuromuscolare che permette di migliorare la stabilità e la fluidità articolare, dando maggiore equilibrio e stabilità che naturalmente faranno diminuire molti sintomi associati, quali tensioni muscolari, limitazioni della mobilità articolare, per citarne solo alcuni.

MAT® migliora sensibilmente la forza fisica e la flessibilità elevando la salute, il benessere e lo stile di vita delle persone di tutte le età.

Referenza e strategia per numerosi sportivi professionisti ma non solo, offre loro la possibilità di migliorare le proprie prestazioni, e la loro longevità professionale.

Grazie al suo crescente successo, MAT®, approvata e riconosciuta dall’Accademia Nazionale di Medicina Sportiva degli Stati Uniti e dall’albo dei fisioterapisti del Colorado, è passata da metodologia a materia di studio in due università statunitensi.